Monday, 1 December 2014

1 Dicembre/Romania vista con i miei occhi

Secondo alcuni prima di visitare altri posti sarebbe bene conoscere il proprio paese, altri ti dicono di andare via quando si è giovani e, una volta che hai visto i posti lontani, avvicinati alla propria terra.
Qualunque ordine seguite, è importante, a mio parere, viaggiare, è un modo che ti permette di crescere sul piano personale, apre la mente e lascia un tesoro inestimabile: esperienze di vita, ricordi e, talvolta, persone indimenticabili.

Oggi parliamo di casa mia, più precisamente della mia prima casa,  România. Per aiutarmi a scrivere questo post c’è S, romena anche lei e M, italiano, per avere più punti di vista e da prospettive differenti.

I dolci piaceri di Ade/La Bandiera Romena




S:''Perché amo la Romania? La risposta ha richiesto un po' di tempo ...
Abbiamo la combinazione perfetta tra montagne, colline, pianure e abbiamo anche il mare.
Abbiamo geni tra poeti, scrittori, scienziati, scultori, filosofi, ma anche grandissimi sportivi. E una lingua stupenda, talmente ricca e piena di sfumature da far invidia anche ai più grandi letterati.
Dall’altro canto, è vero che il nostro paese non offre grandi possibilità, ma non perché non ci siano le risorse per farlo, ma perché non abbiamo le persone giuste per sfruttarle al meglio! La corruzione purtroppo è estesa dai politici al medico di famiglia.
Ci sono stati molti momenti in cui non è stato facile per me, qui, non perché provengo dalla Romania, non ho mai visto il problema in questo modo, ma poiché ci sono persone che hanno deluso, commettendo reati, fatti vergognosi e molti interpretano un popolo basandosi esclusivamente su quelle persone. Per questo motivo, per me romeno=Romania, non è sempre così, non siamo tutti uguali, e quello che fa più male è che non hai neanche la possibilità di far vedere il lato positivo della Romania, le persone oneste, i gran lavoratori, quelli che fanno una nazione.
In conclusione: non importa, dove i passi mi hanno portato ora e dove sto andando… in Romania, mi sento apprezzata, rispettata, amata e mi sento veramente a casa!
BUON COMPLEANNO ROMANIA!''

M. dice la sua, in veste di turista:''Ho apprezzato molto la carne buona e generalmente il cibo e i ristoranti tipici (Bolta Rece) nei quali mi hanno portato la grappa (palinca) che è eccezionale; il fatto che non essendoci ancora l’euro quasi tutto costa poco e ti permette di godere di tutto ciò che meglio ha da offrire (a parte il cibo, i locali, castelli ecc.)
Come punti negativi, ritengo sia poco amichevole e penso che se non accompagnati da qualcuno del posto, il rischio fregatura è molto alto, proprio come in Italia.'' 

Infine, ecco la Romania vista con i miei occhi, nell’agosto-settembre del 2011:

Cap. I (08-09/2011)

Sighișoara - città ferma nel tempo

I dolci piaceri di Ade/Sighisoara/Casa Vlad Dracul
I dolci piaceri di Ade/Sighisoara/Turnul Franghierilor

Sono un viaggiatore arrivato nel cuore del paese, in posti mirifici, la '' Perla della Transilvania''.
Schespurch (Schassburg) e nel 1367 menzionata con il nome di Segusvar Civitas (Fortezza Seghes), Sighisoara come la conosciamo oggi, situata nel mezzo di una gola del fiume Tirnava Mare, su una collina isolata, è una delle poche città fortificate abitate in Europa, motivo per cui è stata dichiarata monumento protetto dall'UNESCO nel 1999.

Brașov - The best city in the world (secondo i suoi abitanti)


I dolci piaceri di Ade/Brasov/Piața Sfatului

I dolci piaceri di Ade/Brasov/Biserica Neagra

I dolci piaceri di Ade/Brasov/Telecabina Tampa

I dolci piaceri di Ade/Brasov/Turnul Alb
Lasciando da parte gli obiettivi da visitare, perché ogni città ha la sua storia, Kronstadt (Brasov in tedesco) è una città affascinante!
Sarà perché il Distretto di Brasov si trova tra due grandi catene montuose: i Carpazi Orientali e i Carpazi Meridionali, e quindi, hai parte di paesaggi bellissimi, o forse perché a Brasov, le autorità hanno fatto un buon lavoro (parlo di turismo, bravo!) oppure quello che ti fa stare bene a Brasov sono le persone benevoli.
Conclusione: andate nella città sotto Tampa! 

P. S: E metti ancora il fatto che è la mia città natale

Castello di Bran - Made in Romania

I dolci piaceri di Ade/Castelul Bran
I dolci piaceri di Ade/Castelul Bran

È il nostro prodotto più famoso, grazie a Bram Stoker, lo scrittore irlandese affascinato dalla cultura dei Balcani e del culto di Vlad Tepes.
La leggenda di Dracula, anche se si basa su una serie di eventi reali, è dovuta in gran parte al romanzo (,,Dracula'') che ha alimentato la fantasia dei turisti, trasformando il Castello di Bran in un castello pieno di vampiri, dove il conte Dracula (Vlad III Dracul) beve il sangue delle sue vittime con lo scopo di mantenersi in vita.
La leggenda sembra essere più forte della realtà ... perché Vlad Tepes non ha mai vissuto nel castello.

Lo sapevate che:
Castello di Bran è la seconda proprietà più costosa al mondo? Secondo una classifica stilata dalla rivista Forbes, il Castello di Dracula ha un valore di mercato di 140 milioni di dollari.

Qui è stato girato The Interview with the Vampire: The Vampire Chronicles (Intervista col vampiro), 1994, diretto da Neil Jordan, tratto dal romanzo ''Intervista col vampiro'' (1976) di Anne Rice con la seguente distribuzione - Tom Cruise, Brad Pitt, Stephen Rea, Antonio Banderas, Christian Slater, Kirsten Dunst. 

Castello di Peleș - Uno dei più bei castelli visitati!

I dolci piaceri di Ade/Castelul Peles/Sinaia

I dolci piaceri di Ade/Castelul Peles/Sinaia

Tanto di cappello davanti al buon gusto del re Carlo I (1866-1914) e della regina Elisabetta.

Fa parte di un complesso architettonico che comprende oltre al castello, Pelisorul, Foisorul, Corpul de Garda e Economatul.
Costruzione monumentale, all’esterno è realizzata in stile rinascimentale tedesco, all'interno, le 160 camere hanno diversi stili: Rinascimento tedesco, italiano, tedesco barocco, rococò francese, Hispano-maur (non so come tradurre queste parole). In più disponeva di dotazioni molto moderne per l' epoca in cui era stato costruito. Per esempio, il soffitto di vetro della sala è mobile e può essere azionato da un motore elettrico e, dal 1883, il castello dispone di riscaldamento centralizzato; è anche il primo castello europeo interamente elettrificato.  

Curiosità:
In Peles, possiamo trovare l’unica armatura completa (cavallo + cavaliere).
Carol I teneva le sue udienze in piedi, costringendo così il suo interlocutore di finire entro 15 minuti. In questo modo, era in grado di ispirare rispetto e anche di creare un’atmosfera priva d’indulgenza.
Come in ogni castello, ci sono le entrate segrete, come una falsa libreria oppure si entra in una stanza attraverso gli armadi.
Se lo stato romeno non riesce ad acquistare il castello dal re, ha il diritto di rifiutare di affittarlo più e in questo caso si prende tutti i beni del castello (quadri di Gustav ed Ernest Klimt, Franz Match, Dora Hinz ecc., mobili realizzati a Magonza, Monaco, Vienna, Amburgo, ecc., pannelli, piatti). In poche parole, il re è padrone solo sulle pareti vuote e sul terreno su cui è stato costruito il castello. 

Un +: la visita con una guida che ti racconta un po’ della storia del castello e della Romania.
Un -: estremamente alto il prezzo per la visita completa del castello (140 RON, l'equivalente di 31,9952 EUR).

Dove sei, dolce ''Târg al Ieșilor''?

I dolci piaceri di Ade/ Universitatea "Alexandru Ioan Cuza"/Iasi
I dolci piaceri di Ade/Statuia Independentei/Iasi
I dolci piaceri di Ade/Parcul Copou/Iasi

Il centro dell’universo è rappresentato per ciascuno di noi dalla città natale. È il posto della nostra infanzia, il luogo, dove ogni nome di una strada o di un edificio importante ha un significato a parte. Anche se sono nata a Brasov, sono cresciuta a Hunedoara (Vulcan), Iași mi ha fatto esclamare per la prima volta Casa! Iasi ha sempre emanato un profumo particolare, anche se ha attraversato momenti difficili. Iasi di Stefan cel Mare, Cuza, Eminescu e Creanga (elevato centro culturale, che ha consacrato e confermato personalità come Ion Creanga e Mihai Eminescu con altri titani all’interno del Circolo Junimea), merita di essere messo più in evidenza e non essere trattata come una qualsiasi città della Romania profanata dentro e fuori!
Tutto è un enorme cantiere (se si vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, è un segno di sviluppo della città), pavimentazione piena di buche, turisti 5 in totale.
Una triste realtà per la città che è stata la capitale della Romania tra il 1916-1918 e oggi si definisce il centro culturale, economico e accademico della regione Moldova (qui è stata fondata e opera la prima università in Romania, Alexandru Ioan Cuza, oggi una delle più prestigiose istituzioni accademiche del paese).
Le cose non stanno andando in una buona direzione! Lo dimostrano i risultati del censimento condotto nel 2011.
Iasi non è più la seconda città più grande per numero di abitanti, ma solo la quarta, come si può vedere dai seguenti numeri:
Bucarest (1.677.985 abitanti).
Cluj-Napoca (309.136 abitanti).
Timişoara (303.708 abitanti).
Iaşi (263,410 abitanti).
Constanţa (254.693 abitanti).
Craiova (243.765 abitanti).
Galati (231,204 abitanti).
Brasov (227,961 abitanti).

Spero solo che questa indifferenza non duri un’Eternità!

Vecchio e noto locale con un certo stile, Bolta Rece evoca un aspetto significativo nella storia di Iasi. Situato sulla parte sud-orientale della famosa collina Copou, in una zona storica di Iasi, vicino all’ex palazzo Ghica, presso l’Università di Medicina e Villa Sonetto M.Codreanu, Bolta Rece divenne un simbolo e un punto di riferimento per gli abitanti di Iasi.

I dolci piaceri di Ade/Bolta Rece/IasiLa prima attestazione documentaria dell’edificio risale al 17 gennaio 1786, quando fu scritto che ''cantine e taverna erano localizzate nel quartiere Muntenimea de Jos, sulla strada che porta alla fiera dei buoi''.
La locanda è stata costruita in stile specifico moldavo, come una casa con un portico fuori, che materializza intorno a una grande cucina, una sala, e in cantina sono state sapientemente costruite delle piccole grotte di pietra con nicchie per le lampade a olio e la luce diffusa si rifletteva su botti di rovere che ospitavano il nettare di Bacco dalle cantine Cotnari, Bucium o Uricani.
In un vero labirinto erano allineati su una navata principale e altre ramificate vasi, che all’inizio dell’autunno venivano riempiti di mosto o ''tulburel'' che dopo l’invecchiamento, diventava il tanto agognato vino.
Ma Bolta Rece è conosciuta non solo come una semplice taverna dove si beveva bene, essa, inoltre, vive nella storia di Iasi per i legami con molti membri della Società Junimea che qui continuavano a filosofeggiare. Da qui questo luogo si chiamerà anche ''Universitas Vinorum''.
Appare quindi chiaro che ''Universitas Vinorum'' situata sulla Strada Rece, poco dopo la fondazione del Circolo Junimea e la rivista ''Convorbiri literare'', è diventato un luogo di riposo e dibattiti ad hoc in un’atmosfera intellettuale.

Il Circolo Junimea aveva il detto: Entra chi può, rimane chi vuole.
A Bolta Rece invece si diceva: Accesso a chiunque, rimane chi può!

Tra i suoi clienti ci sono: A. Pann, V. Conta, M. Eminescu, Ion Creanga, I. L. Caragiale ecc.

Sutu afferma che ''da Bolta Rece sono passati tutto quello che la città aveva di meglio da offrire''.
Victor Eftimiu ha detto, ''Bolta Rece è un aspetto specifico della città, che porta un ricordo di altri tempi''.

București (Bucarest o Bucharest)  

I dolci piaceri di Ade/Palatul Parlamentului/Bucuresti
I dolci piaceri di Ade/Ateneul Roman/Bucuresti

I dolci piaceri di Ade/Statuia Vlad Tepes/Bucuresti
Senza contare i cani randagi, gli zingari e la sporcizia in alcune zone, è la città che più si avvicina al titolo di città europea in pieno sviluppo. In più ha due aeroporti funzionali che collegano Bucarest con il resto del mondo, anche se una parte del personale non parla l’inglese e non si ricorda più la buona educazione!
Un altro spunto a favore di Bucarest: il grande numero di giovani, un''iniezione'' di energia e freschezza in un contesto in cui molti sono alla ricerca di un futuro migliore in altri paesi.
E ultimo ma, non meno importante e, non trascurabile, da vedere la splendida architettura della Bucarest storica o l'età d'oro della ''Piccola Parigi''.

Ci sarebbero tante cose da dire, siamo ben lontani dall’essere un paese civilizzato, europeo in certi aspetti, i problemi sono tanti e non è né il posto né io la persona competente per poter scrivere un quadro completo dalla situazione attuale.

Oggi solo un La mulţi ani, România!

Seguirà...

With passion,
Ade

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