Tuesday 22 July 2014

Peperoni Ripieni di Pancetta e Scamorza Affumicata

Con i loro colori sgargianti, i peperoni sono un ortaggio non solo bello da vedere ma anche estremamente saporito. 
Dalla polpa carnosa e zuccherina, il peperone è una miniera di virtù preziose per conservare la linea con pochissime calorie (23 ogni 100 grammi) poiché è costituito principalmente di acqua (più del 90%, per il restante 10% da zuccheri semplici e fibre, mentre sono quasi assenti proteine e grassi ) e contiene una buona dose di provitamina A (rassodante), vitamina E (antiossidante) e vitamina C (antiossidante e rassodante), presente in quantità maggiore rispetto anche agli agrumi.
Proprio per questo motivo, sarebbe meglio consumarlo in stato naturale, ma il peperone crudo per molti è indigesto a causa della capsicina (che è la sostanza difficile da digerire) presente in quantità maggiori nella buccia: quindi basta toglierla per rendere il peperone assimilabile, magari arrostendo le falde di peperone sulla griglia e spelarle, conservando così solo la polpa (eccone un esempio).

A questo punto, forse vi starete chiedendo da dove arriva?!
Sembrerebbe che la sua coltivazione sia cominciata nelle regioni del Brasile e della Giamaica, mentre in Europa, il peperone venne introdotto nel ’500, in seguito alla scoperta del continente americano e, insieme al pomodoro, fu il primo ortaggio rosso ad arricchire il nostro paniere dei vegetali, anche se venne impiegato inizialmente solo a scopo ornamentale.

Il primo a parlare di peperoni fu proprio Cristoforo Colombo, che nel suo diario, parlando dell’isola di Haiti, scrisse: “I miei uomini vi trovarono molti aji che gli Indigeni usano come fossero pepe e che vantano maggiori pregi del nostro, perchè esso può considerarsi vera e propria pietanza per chi riesca a sopportarne il sapore assai forte. Niuno là mangia senza il condimento di questo aroma”.

Successivamente Colombo lo importò in Spagna e il peperone verrà  chiamato col termine botanico di Capsicum annum, che ha due possibili derivazioni: può discendere dalla parola latina capsa, ovvero “scatola”, alludendo alla forma caratteristica dell’ortaggio che è una bacca cava e vuota all’interno, con molti semi, oppure dalla parola greca “kapto”, che significa “mordere avidamente”.

Oggigiorno, esistono numerose varietà che differiscono tra loro, oltre che per il sapore, anche per la forma (esistono peperoni di forma allungata, di forma conica o di forma quadrata) e per il colore, che può variare dal giallo, all’arancione, al rosso o al verde.
Quelli rossi hanno una polpa croccante, spessa e zuccherina e sono ricchi di vitamina A e beta-caroteni che si dimostrano utili per il mantenimento in salute della cute, dell'intestino e dei polmoni. Inoltre, risulta essere il più saziante ed è ideale per i pinzimoni e cotto alla brace.
I verdi invece, contengono elevati livelli di magnesio, minerale fondamentale per la produzione di energia. Il colore è dovuto al fatto che viene raccolto in anticipo perciò ha un gusto pungente. Sta bene nella peperonata o nelle insalate.
Infine, i gialli e ultimamente gli arancioni sono importanti fonti di vitamina C e flavonoidi che svolgono un'importante azione protettiva dei vasi sanguigni. Tra tutti, è il più tenero e succoso. Ottimo crudo, ma anche col pomodoro per rendere corposi i sughi.

E concludo con una curiosità: Leonardo da Vinci usava il peperone, essiccato e pestato, per le tinte dei suoi affreschi.
I dolci piaceri di Ade/Peperoni Ripieni di Pancetta e Scamorza Affumicata



Peperoni Ripieni di Pancetta e Scamorza Affumicata 
(per 2 persone)

Ingredienti:
2 peperoni di media dimensione gialli o rossi
70 gr di pancetta
250 gr di scamorza affumicata 
2 uova
50 ml di latte intero fresco
pepe nero macinato fresco
noce moscata da grattare
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva

Procedimento:
Lavate i peperoni e tagliateli in senso verticale, eliminando i filamenti e i semi, ma lasciando il picciolo (solo la parte esterna).
Rosolate la pancetta tagliata a cubetti, in una padella senza alcun grasso, poi trasferitela su della carta assorbente.
Grattugiate tutta la scamorza e tenete da parte, 1/4 del suo peso.
In una ciotola capiente, sbattete le uova, unite 3/4 del formaggio, la pancetta, il latte, pepe e noce moscata.
Con questo composto riempite i peperoni e adagiateli in una pirofila spennellata di olio.
Spolverate sopra i peperoni, la scamorza rimasta e un altro po' di pepe fresco.
Infornate a 200°, forno preriscaldato, per circa 30 minuti, dopodiché aspettate qualche minuto e servite.

With passion,
Ade 

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