La città di Copernico
Scommetto che nessuno o quasi, l'abbia nemmeno sentita nominare, che non sia tra le prime dieci città da non perdere nella lista delle riviste di viaggi o travel blog (come nessuna guida che propone ogni anno mercatini di Natale, non ha mai incluso la Polonia in questo elenco, un vero peccato).
Inammissibile, perché Toruń (Turonia) è straordinariamente bella e affascinante, una vera perla, nonché la città al primo posto nella classifica personale, visitata nel nostro viaggio.
Situata a circa 200 chilometri a nord di Varsavia, Toruń conta circa 200 mila abitanti e si affaccia sul fiume Vistola, che attraversa tutta la Polonia da nord a sud e che taglia la città in due, con il particolare che le due parti non sono simmetriche, ma la prima è costituita dallo zoccolo duro della città (centro storico, università, zona nuova, ecc.), e la seconda è costituita da una zona periferica boschiva e dalla stazione ferroviaria; a collegare le due sponde della città c’è solo un ponte!
La città fu fondata dai Cavalieri Teutonici nel XIII secolo. Per la sua strategica posizione geografica divenne poi un importante porto anseatico intorno al 1280, raccogliendo ricchezze che permisero la costruzione degli eleganti edifici gotici, visibili ancora oggi, nel 1793 con la seconda spartizione della Polonia, il Regno di Prussia si annesse la città e nel 1871, Toruń, insieme al resto della Prussia, entrò a far parte del nuovo Impero tedesco.
Tra i testimoni della presenza dei cavalieri teutonici, vi sono le antiche mura che abbracciano strettamente il più splendido dei centri medioevali, con angoli nascosti e ammalianti, porte (Porta del Monastero-Brama Klasztorna, Porta del Ponte-Brama Mostowa, Porta dei Marinai-Brama Żeglarska) e bastioni difensivi, ma anche un’incantevole Torre Pendente risalente al lontano XIII secolo, la cui forte inclinazione sia dovuta al terreno argilloso. Vicino al Castello (Zamek Kryzacki) si trova il Palazzo della Confraternita di San Giorgio (Dwór Bractwa św. Jerzego), del XV secolo, in stile gotico, che ha incorporata una torre di guardia delle mura cittadine.
Tra i testimoni della presenza dei cavalieri teutonici, vi sono le antiche mura che abbracciano strettamente il più splendido dei centri medioevali, con angoli nascosti e ammalianti, porte (Porta del Monastero-Brama Klasztorna, Porta del Ponte-Brama Mostowa, Porta dei Marinai-Brama Żeglarska) e bastioni difensivi, ma anche un’incantevole Torre Pendente risalente al lontano XIII secolo, la cui forte inclinazione sia dovuta al terreno argilloso. Vicino al Castello (Zamek Kryzacki) si trova il Palazzo della Confraternita di San Giorgio (Dwór Bractwa św. Jerzego), del XV secolo, in stile gotico, che ha incorporata una torre di guardia delle mura cittadine.
L’eredità fiorente è ben visibile nel complesso di costruzioni presenti in tutta la città, una gemma rappresentata dai palazzi mercantili di varie epoche, ritenuto tra gli esempi più belli di architettura gotica.
Vi appartengono: il Municipio della Città Vecchia (Ratusz Staromiejski), uno dei più sontuosi dell’Europa settentrionale, oggi sede di un museo che contiene importanti collezioni; la Chiesa di San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista (Bazylika katedralna św. Jana Chrzciciela i św. Jana Ewangelisty), la più antica di Toruń, diventata nel 1992 cattedrale, dove secondo la tradizione, sarebbe stato battezzato Nicolò Copernico; la Chiesa di San Giacomo (Kościół św. Jakuba); la chiesa francescana di Santa Maria (Kościół Mariacki); il complesso dei palazzi borghesi, tra i quali si distinguono la Casa della Stella (Kamienica Pod Gwiazda), il Palazzo Stanislaw Dambski (Pałac Dąmbskich), in stile barocco, con una facciata riccamente decorata in stucco floreale, costruito nel 1693 dal vescovo Stanislaw Dambski, oggi ospita il Dipartimento delle Belle Arti dell'Università e la Casa di Copernico (Dom Kopernika), forse il luogo di nascita del famoso astronomo, ora sede del museo a lui dedicato.
Molto interessante anche la Chiesa della Santissima Trinità (Kościół Trójcy Świętej), che fino al 1927, era una chiesa dell'Unione Evangelica, dal 1927 al 1939 ha ricoperto la posizione di chiesa ortodossa consacrata a San Nicola, dopo la seconda guerra mondiale, l'edificio è servito come magazzino e dopo il restauro avvenuto nel 1994, è stato per diversi anni, scena del Festival Internazionale dell'Arte di Cinematografia Camerimage, ma anche la sede della Fundacja Tumult che propone mostre fotografiche, eventi ecc.
Nel 1997, la Città Vecchia, la Città Nuova e il Castello Teutonico di Toruń sono state incluse nella lista del patrimonio mondiale della cultura dell’UNESCO.
Mikolaj Kopernik (in italiano, Niccolò Copernico) nacque a Toruń, il 19 febbraio 1473; il padre era un mercante nato e cresciuto a Cracovia da una famiglia originaria di Koperniki, un villaggio presso Nysa (in Slesia), mentre la madre era una nobildonna nata e cresciuta a Toruń da un casato originario di Świdnica (nella Bassa Slesia). Rimasto orfano di entrambi i genitori, fu adottato insieme ai fratelli dallo zio materno, Łukasz Watzenrode che nel 1489 viene eletto vescovo della Varmia.
Vero uomo del Rinascimento, Copernico fu un canonico, giurista, governatore, matematico, astrologo, economista e medico, partecipando attivamente alla vita pubblica del paese, ma i suoi successi più memorabili sono quelli connessi con l’astronomia, con cui entra in contatto nel 1491, quando inizia a frequentare l'Università di Cracovia.
La sua teoria, mise in dubbio il sistema geocentrico delle teorie di Aristotele e di Tolomeo rappresentato per circa quattordici secoli, da una visione della Terra immobile al centro dell'universo e circondata dalle sfere celesti; nel suo De Revolutionibus Orbium Coelestium, ipotizzava innanzitutto che la Terra non fosse il centro dell'Universo, ma che ruotasse attorno al Sole, idea che avrà una straordinaria ripercussione nel modo di pensare in tutto l'Occidente.
Si parla, infatti, di Rivoluzione Copernicana, che propone il Sole al centro del sistema di orbite dei pianeti componenti il sistema solare, riprendendo quella greca di Aristarco di Samo dell'eliocentrismo, opposta al geocentrismo. Deduciamo quindi, che la vera scoperta non l’abbia fatta Copernico, ma fu il primo a dimostrarla tramite procedimenti di carattere matematico:
Si parla, infatti, di Rivoluzione Copernicana, che propone il Sole al centro del sistema di orbite dei pianeti componenti il sistema solare, riprendendo quella greca di Aristarco di Samo dell'eliocentrismo, opposta al geocentrismo. Deduciamo quindi, che la vera scoperta non l’abbia fatta Copernico, ma fu il primo a dimostrarla tramite procedimenti di carattere matematico:
’’La prima e suprema di tutte le sfere è quella delle stelle fisse, contenente se stessa e tutte le cose, e perciò immobile. Essa è infatti il luogo dell'universo al quale si riferiscono il moto e la posizione di tutte le altre stelle. Dappoiché alcuni stimano che in qualche modo pur essa muti: noi segneremo nella deduzione del moto della terra un'altra causa a tale sua apparenza. Prima fra le stelle mobili viene Saturno, che compie la propria orbita in trent'anni. Dopo questo Giove, che si muove con un periodo di dodici anni. Indi Marte, che gira in un biennio. Il quarto posto nell'ordine tiene la rivoluzione annua, nella quale abbiam detto la terra essere contenuta, con l'orbe lunare come epiciclo. Nel quinto posto si muove in nove mesi Venere. Mercurio infine occupa il sesto, che in ottanta dì conchiude il suo giro nello spazio. Ma in mezzo a tutti sta il sole. Chi infatti, in tale bellissimo tempio, metterebbe codesta lampada in un luogo diverso o migliore di quello, donde possa tutto insieme illuminare? Perciò non a torto alcuni lo chiamano lampada del mondo, altri mente, altri reggitore. Trismegisto lo chiama Dio visibile, Elettra, nella tragedia di Sofocle, colui che tutto vede. Così, per certo, come assiso su un trono regale, il sole governa la famiglia degli astri che gli ruotano intorno.’’
(De Revoutionibus Orbium Coelestium, 1. I, cap. X)
Fu sepolto nella cattedrale di Frombork nel 1543; nel 2005, archeologi polacchi iniziarono ricerche al di sotto del pavimento della cattedrale, rinvenendo infine una sepoltura e applicando tecniche di medicina legale, tra cui la comparazione del DNA prelevato dai resti umani, con quello rinvenuto in alcuni capelli di Copernico trovati nei suoi libri, nel 2008, i ricercatori hanno potuto affermare in sicurezza di aver rinvenuto il corpo dell'astronomo.
Nella sua casa, oggi museo, oltre alla visita nelle splendide stanze allestite con oggetti appartenenti a lui, non si potrà fare a meno di visitare la mostra "World of Torun Gingerbread", collocata nei sotterranei del palazzo e il laboratorio “piernikarskiego”, dove sarà possibile partecipare personalmente, sotto le indicazioni della guida, alla fase finale della preparazione del tipico pan di zenzero (solo decorativo), che si realizza fin dal Medioevo, utilizzando i tradizionali stampi di legno.
La ragazza che ci ha fatto da guida, ci ha spiegato le origini di questi dolci, quali ingredienti contenesse la prima versione, la leggenda legata alla forma unica dei dolcetti, incontrata solo a Toruń e che non c’è alcun collegamento tra i pierniki e Niccolò Copernico, sennonché suo papà, persona benestante, si facesse portare dall’India, tra varie spezie, il cardamomo, una delle 9 spezie utilizzate nella ricetta del pan di zenzero, per cui si pensa fosse possibile, che venisse preparato nella cucina di questa casa, ma non ne esistono prove concrete.
L’unico aspetto negativo riguarda il museo, il prezzo un po’ alto per quello che offre sia per uno straniero ma soprattutto per un locale, circa 25 euro per 2 persone.
Per acquistare i pierniki riconosciuti ufficialmente come tipici, dal profumo che t’inonda le narici, anche se oggi con un tocco adatto ai nostri tempi, bisogna andare nei negozi che hanno esposto il marchio di Niccolò Copernico.
E a proposito di pan di zenzero, all'incrocio tra Male Garbary e Ul. Szeroka, trovate questa bella statua di una giovane venditrice di pierniki, incalzata da un cagnolino. Sulla strada per la stazione degli autobus (Dworzec Autobusowy), v’imbatterete in un’altra chiesa, Kościół św. Szczepana, splendidamente illuminata di notte, e il parco etnografico, il quale, come in altre città dell’Europa settentrionale, conserva e riproduce case e attività tipiche di un tempo ormai passato.
Leggendo il menù esposto all’esterno, abbiamo notato un particolare, il ristorante apre alle 11.03 e chiude alle 22.56… stranezza che continua anche esaminando il menù, nei prezzi: 12,96; 14,56; 13,76.
E infine, l’apice per quello che riguarda questo posto: è possibile prendere un superpiattone di ben 50 pierogi con annessa una sfida che il locale lancia, ovverosia la possibilità di pagare il 50% in meno se una sola persona riesce a mangiare i 50 pierogi entro 38 minuti.
Quando arrivano i piatti, costatiamo con enorme piacere che i pierogi sono davvero molto grandi, rispetto a quelli mangiati al mercato coperto di Wroclaw e ripieni fino a scoppiare ed erano a dir poco, buonissimi! Per la sfida…magari la prossima volta!
Seguirà...
With passion,
Ade
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