Per San Valentino di cui non sono grande fan, non vi propongo una ricetta nuova, bensì un film d'amore un po' insolito.
As Good as It Gets (Qualcosa è cambiato)
è un film del 1997, diretto da James L. Brooks e
interpretato magistralmente da Jack Nicholson e meno
brillante, ma comunque ottimo da Helen Hunt.
Entrambi gli attori protagonisti vinsero per questa pellicola, il Premio Oscar
per il miglior attore, rispettivamente miglior attrice.
Il film occupa il posto
numero 140 tra "I 500 Film più Grandi di Tutti i Tempi" (The 500
Greatest Movies of All Time) della rivista Empire
e parla di Melvin Udall, un affermato scrittore di romanzi rosa
che soffre di disturbi ossessivo - compulsivi, che non
aiutano il suo pessimo carattere; è un misantropo razzista,
odiando i neri, i
gay, gli ebrei,
gli anziani e persino, i cani.
Tuttavia, qualcosa nel suo mondo cambierà:
obbligato a prendersi cura del cane di suo vicino Simon, in ospedale a causa di
un'aggressione subita in casa, Melvin si scoprirà incredibilmente affezionato
all'animaletto che prima detestava tanto da sbatterlo nella spazzatura.
Contemporaneamente a questo fatto, Melvin si
scopre attratto da Carol, la cameriera che ogni giorno lo sopporta alla tavola
calda in cui va a pranzare, (portandosi dietro posate di plastica per paura dei
germi) che è costretta a rinunciare al lavoro per assistere suo figlio malato
di asma cronica, ma questo fatto stravolge le abitudini di Melvin.
Per risolvere il problema, lo scrittore invia
a casa di Carol un bravissimo medico con l'ordine di non badare a spese e fare
tutto il possibile per far guarire il bambino in modo che Carol possa tornare a
servirgli il pranzo.
Intanto, in via di guarigione ma senza soldi e
con lo sfratto incombente, Simon è costretto ad andare a fare visita ai
genitori, a Baltimora e si ritrova ad avere per compagni di viaggio, Melvin e
Carol.
Apparentemente appartenenti a mondi distanti e
sempre paralleli, le vite di Melvin, Carol e Simon, cambieranno per sempre in
seguito a questo viaggio, creando in qualche occasione anche forti scontri, che
derivano dalla convivenza di persone con ideali e convinzioni decisamente
diversi.
Al rientro a New York, Carol dichiara di non
volere più vedere Melvin. E Simon, che è riuscito a ritrovare l'ispirazione
proprio grazie a Carol, sprona l'amico che lo ospita a casa sua, a reagire.
Melvin si rende conto di come la presenza di Carol lo stia aiutando a vincere
le sue ossessioni e riesce finalmente a confessare a Carol il suo amore per
lei.
''Mi fai venire voglia di essere un uomo migliore.''
Ottimo il montaggio di Richard Marks e la
sceneggiatura, scritta da Mark Andrus, frizzante, dinamica con dialoghi
efficaci e divertenti, perlopiù nella prima metà del film. Un altro grande
merito va al trio di attori: Jack Nicholson per cui la parte calza a pennello, battute
e situazioni che risultano vere e proprie imbeccate per il suo trasformismo,
per la sua mimica, Helen Hunt, venuta al successo solo l'anno prima con
"Twister", che qui rivela tutte le sue potenzialità recitative e Greg
Kinnear, nel ruolo di un artista gay, che ci regala un personaggio reale in
tutte le sue emozioni. Impossibile, in ogni caso, non citare il piccolo cane
Verdell, qui interpretato da 6 cani diversi, e che riesce, in certi momenti, a
strappare l'attenzione agli attori principali.
Nominato a 7 premi Oscar, vincitore come già
detto di 2, 3 Golden Globe, 2 National Borad of Review Award e 3 Satellite
Award, As good as it gets è un buon film, senza ombra di dubbio, e molto più
profondo e raffinato di tanti altri, per cui definirlo una commedia sentimentale
sarebbe alquanto riduttivo: alterna momenti drammatici a comici senza voler
essere né troppo amaro né troppo dolce o stupido.
Il regista James L. Brooks mette insieme tante
diverse realtà che sono il vero specchio della società moderna, specie dei
problemi che essa ha, trovando una certa capacità di passare oltre i luoghi
comuni di queste figure in fondo non originalissime nella bellissima e
pittoresca New York (gli esterni utilizzati per il palazzo dell'appartamento di
Melvin Udall e Simon Bishop si trovano vicino alla quinta Avenue e sulla
dodicesima a Manhattan), che fa da sfondo a questa moltitudine di vicende.
Il film ha purtroppo un difetto, che penalizza
il risultato finale: il fatto che i tempi sono un po' dilatati. Il film è lungo
e nella seconda parte rischia di diventare ripetitivo, lasciando intravedere
nella fine del film la guarigione del protagonista, grazie alla storia d'amore
tra Melvin e Carol, prevedibile.
I ruoli di Melvin Udall e Carol Connelly
furono offerti inizialmente rispettivamente a John Travolta e Holly Hunter
e il primo titolo con cui era stato annunciato il film era "Old Friends",
alquanto ironico, direi.
E se poi, dopo la scena finale del film, volete sorprendere dolcemente il vostro Lui o Lei, vi suggerisco di provare con le mini brioches al profumo d'arancia, magari calde, per la colazione del weekend oppure se con i lievitati non siete molto pratici, trovare una ricetta di vostro gradimento tra quelle già pubblicate.
With passion,
Ade
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